Giordania: terra di storia e deserto

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I nostri viaggi in Giordania

Questa è la Giordania: un salto nell'antichità nelle rovine romane di Jerash e quelle nabatee di Petra, un'avventura nel deserto del Wadi Rum, una galleggiata nel Mar Morto e un'immersione nel Mar Rosso, hummus di ceci e falef, sorrisi e grande ospitalità.

Da aprile a ottobre
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Giordania: una terra di passaggio

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Un paese che si estende in longitudine, a dividere il continente europeo da quello asiatico, toccando i principali sbocchi sul mare: questa è la Giordania, fin dall'antichità terra di passaggio per i commercianti che da est portavano in Europa spezie, tessuti, manifatture. Esplorando la Giordania questo mix di culture ti travolgerà, portandoti dalle rovine romane di Jerash a quelle nabatee di Petra. Ti accoglierà una terra per lo più rocciosa e sabbiosa, con il deserto del Wadi Rum che è diventato set di film come Mars, Indiana Jones e Dune, ma il cui popolo è estremamente accogliente. Le sue coste sono bagante dal Mar Morto e dal Mar Rosso, il primo - un lago a dire il vero - privo di vita, neanche virus o batteri sopportano la sua salinità, il secondo vibrante di pesciolini colorati che popolano la barriera corallina.

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Giordania in pillole

Paese che vai, usanze che trovi

Paese che vai, usanze che trovi

Spesso si tende ad associare la situazione politica della Giordania a quella del vicino Israele e a chiedersi: è sicuro andare in Giordania? La risposta è sì, la Giordania da secoli è terra di passaggio per mercanti che dall'Oriente importavano spezie e tessuti: la convivenza tra persone di etnie e religioni diverse è una tradizione secolare locale proprio per questo e i turisti sono sempre accolti a braccia aperte. Ad Amman vedrai convivere musulmani, cristiani, ebrei, nonostante la maggioranza della popolazione sia di fede islamica. Alle turiste di genere femminile non viene richiesto di indossare un abbigliamento diverso da quello a cui sono abituate, ma in quanto ospiti di questo paese, è sempre bello ricordare che è buon uso portare rispetto per la cultura e la tradizione locale e piccoli accorgimenti come evitare scollature esagerate, spalle scoperte e gonne o pantaloncini corti sono sempre apprezzati.
Non tutti sanno che i rapporti tra Italia e Giordania sono molto stretti, soprattutto sotto l'aspetto storico e culturarle. Quando entrerai nel sito archelogico di Petra soffermati a leggere il monumento che ti accoglie nella piazza principale: è dedicato all'aiuto che l'Italia ha fornito nel restauro e nelle ricerche archeologiche di questo luogo antico e unico. Possiamo solo che andarne fieri!
Non potrai tornare dalla Giordania senza una kefia a quadri bianchi e rossi (il motivo decorativo tipico giordano che si chiama shmagh). Uomini e donne beduini, ovvero le popolazioni nomadi che vivono nel deserto, la indossano per proteggersi dalla sabbia e dal vento - anche a te tornerà utile durante l'escursione in jeep nel deserto del Wadi Rum. Impariamo già una parola che sarà fondamentale in un viaggio in Giordania: Shukran - Grazie!

La cucina giordana

La cucina giordana

Ma cosa si mangia in Giordania? Chi ha già visitato altri paesi del Medio Oriente non troverà nulla di particolarmente nuovo; a livello di ingredienti, le cucine mediorientali sono molto simili tra loro, ognuna però ha metodi di cottura e spezie che danno un tocco diverso ad ogni piatto.
Preparati a mangiare una valanga di kobhz, il pane arabo non lievitato che non manca mai sulle tavole giordane. Di solito, vicino al cestino con il kobhz, dovresti trovare una ciotolina con una mousse beige e un filo d'olio a crudo, quello è l'hummus di ceci. Ti assicuriamo che avrà tutto un altro sapore rispetto a quello che sei abituato a mangiare in Italia: una crema di ceci lessi frullati o schiacciati uniti alla tahina, una crema di sesamo bianco.
Su un piattino di ceramica decorata, accanto all'hummus, potrebbero esserci delle polpettine fritte, molto dorate e profumate, anche queste a base di ceci e fave, con prezzemolo, aglio, coriandolo e cipolle: sono i famosi falafel.
Come piatto principale, nel deserto potresti provare un barbecue insolito: lo zarb. In questo metodo di cottura tipico beduino, carne e vedure vengono poste su una speciale griglia verticale, inserite in un apposito "forno" sotto la sabbia del deserto e cotte lentamente per ore, guarnite poi con salse e spezie sono una vera delizia.
In città invece ad Amman o Madaba, bisogna provare la maqluba, che letteralmente significa "rovesciare". Sì, perché questo piatto si prepara mettendo a cuocere in un mega pentolone uno strato di carne di pollo, dopo qualche ora di cottura, si aggiungono le verdure e a finire il riso, creando tre strati. Quando il piatto è pronto, dopo ore di cottura, viene servito portando la pentola a tavola e rovesciandola sotto sopra in un piatto posto in centro al tavolo. Come in tantissime cucine orientali: la condivisione è uno dei cardini della tradizione culinaria giordana!

Cosa mettere nello zaino

Cosa mettere nello zaino

Cosa mettere nello zaino per un viaggio in Giordania? Banale dirlo, ma cambia tra estate e inverno. In generale la tecnica di vestirsi a cipolla è quella vincente: da marzo a ottobre di giorno si possono indossare abiti sportivi, comodi, possibilmente in tessuto naturale come cotone o lino per stare più freschi. Per la sera ricordati di portare una felpa in più, vista l'escursione termica giornaliera importante. In inverno invece porta sempre con te una felpa e una giacca a vento impermeabile anche di giorno, possono esserci dei momenti in cui può tornare utile. Purtroppo qualche ora di pioggia nella stagione invernale può capitare. Per la notte, soprattutto quella nel deserto, attrezzati con felpa, giubbino e, se sei freddoloso, maglia, calzini di lana e pantaloni termici possono assicurarti un sonno più sereno. Scarpe da trekking, camminata o comunque con la suola non liscia sono fondamentali, magari portare un secondo paio di scorta non è una cattiva idea. Ovviamente ricorda sempre di portare con te la farmacia da viaggio con il nostro fedele amico: l'Imodium, meglio non farsi trovare impreparati.

Cosa non bisogna dimenticare?

- Occhiali da sole

- Crema solare

- Cappello

- Costume da bagno

- Infradito

- Telo mare

- Scarpe da trekking o scarpe da ginnastica (no suola liscia)

- Abiti sportivi leggeri e chiari per l'estate

- Abiti sportivi di vari pesi e giacca a vento per l'inverno

Cose da sapere

Cose da sapere

Quando pianifichi il tuo viaggio in Giordania è importante sapere che in loco è più diffuso il pagamento in contanti che con carta, per questo, calcola quanto prevedi di spendere in viaggio e una volta ad Amman, cambia la somma che ti servirà per i giorni a venire in uno dei tanti uffici di cambio presenti in città. Non sono presenti ovunque, quindi calcola bene quale sarà la prossima tappa in cui potrai fare un nuovo cambio per decidere la giusta somma di euro da cambiare di volta in volta. Nei luoghi più turistici accettano anche euro, ma ti applicheranno un cambio sfavorevole e puoi provare a contrattare un po' il prezzo se la negoziazione è nelle tue corde.
Ricordati che siamo in un paese musulmano, per cui nella maggioranza dei ristoranti non vengono serviti alcolici, tuttavia, nelle città principali, ci sono dei minimarket dove è possibile comprarlo e ristoranti che comunque lo servono, seppur a caro prezzo.
Inoltre noi siamo molto calorosi nei saluti, ma qui dovremo un po' tenere a freno abbracci e strette di mano. Quando salutiamo un giordano aspettiamo che sia lui o lei a fare la prima mossa porgendoci la mano o aprendo le braccia, se non lo fanno, non prenderlo come uno sgarbo, sorridi e saluta... è una forma di rispetto verso il proprio coniuge.
Ultima cosa da ricordare: un mese all'anno il paese celebra il Ramadan, un periodo sacro per la religione musulmana dedicato al digiuno, alla preghiera, alla meditazione e all'autodisciplina. Se visiti il paese in questo periodo - ricordati che cambia ogni anno, controlla il calendario - potresti trovare ristoranti e bar chiusi nelle ore diurne nei paesini più piccolini ed è una forma di rispetto non mostrarsi mentre si mangia in spazi pubblici, ricordarlo quando ti organizzerai per consumare il tuo pranzo al sacco.


Visto, SIM, costo della vita: altre info utili

Visto, SIM, costo della vita: altre info utili

Visto: non dimenticare di acquistare il Jordan Pass prima della partenza, si può acquistare facilmente online e include sia il visto che gli accessi ai principali siti archeologici e naturalistici del paese; il suo costo varia in base alla durata del tuo soggiorno.

SIM card: in aeroporto o in città potrai acquistare una SIM locale per avere accesso ad internet durante tutto il viaggio, in aeroporto troverai vari espositori di operatori telefonici locali in cui acquistarla proprio prima dell'uscita; se invece ti basta il wi-fi ogni tanto, la maggioranza degli hotel fornisce la connessione.

Pagamenti: la valuta locale è il JOD, ti consigliamo di portare con te contanti e cambiarli in destinazione.

Costo della vita: è inferiore a quello in Italia, pranzando e cenando in locali tipici o street food si può spendere una media di €20/25 al giorno, ovviamente poi, soprattutto in città come Amman, ci sono anche opzioni più lussuose e quindi più vicine ai prezzi italiani.

Prese elettriche: la corrente elettrica in Giordania è di 230V a 50Hz, le spine per lo più uguali a quelle italiane, ovvero la presa C; per sicurezza puoi portare l'adattatore universale.

<p>La Giordania ha un <strong>clima secco arido per gran parte dell'anno</strong>, tendenzialmente da febbraio a novembre, ma le temperature variano da zona a zona; <strong>in inverno invece</strong> il <strong>clima è più rigido</strong> e possono verificarsi temporali. In media ad Amman nel mese di gennaio si registrano 5 gradi, mentre a luglio 30 gradi. Nella Valle del Giordano, sul Mar Morto e nel Sud, le temperature sono invece mediamente più alte di 10 gradi. Tra giorno e notte l'<strong>escursione termica è importante</strong>, anche nel periodo estivo. I dati di seguito si riferiscono alla zona di Amman.</p>

Il clima durante l'anno

La Giordania ha un clima secco arido per gran parte dell'anno, tendenzialmente da febbraio a novembre, ma le temperature variano da zona a zona; in inverno invece il clima è più rigido e possono verificarsi temporali. In media ad Amman nel mese di gennaio si registrano 5 gradi, mentre a luglio 30 gradi. Nella Valle del Giordano, sul Mar Morto e nel Sud, le temperature sono invece mediamente più alte di 10 gradi. Tra giorno e notte l'escursione termica è importante, anche nel periodo estivo. I dati di seguito si riferiscono alla zona di Amman.

Gen
11°
Feb
13°
Mar
16°
Apr
10°
21°
Mag
14°
26°
Giu
17°
29°
Lug
19°
31°
Ago
31°
31°
Set
17°
29°
Ott
14°
26°
Nov
19°
Dic
13°

Cosa vedere in Giordania? I 5 luoghi da non perdere

Tesoro di Petra

La sua foto è famosissima e se non si conosce la storia del luogo si tende a pensare che Petra e il Tesoro di Petra siano la stessa cosa, ma così non è. Il Tesoro di Petra in realtà è la tomba del re nabateo Aretas III (87-62 a.C. circa), la più imponente, maestuosa e meglio conservata tomba di tutto il complesso archeologico di Petra. Petra è una delle "Sette meraviglie del mondo moderno" ed è stata dichiarata Patrimonio UNESCO, l'antica città nabatea si sviluppa tra canyon di pietra rossa scavati dal vento e dall'acqua ed è arrivata a noi grazie al lavoro dell'archeologo Johann Ludwig Burckhardt che l'ha scoperta nel XIX secolo. Camminando per circa 2 km lungo il sinuoso Siq, un canyon stretto e dalle mille sfumature tanti quanti sono i metalli che ne compongono la roccia, si arriva al Tesoro, che si apre davanti a te inaspettatamente. Ti consigliamo di avvicinarti alla ringhiera e guardare giù: c'è un altro piano! Questa tomba scolpita a vivo dentro la roccia è più grande di quanto sembri. Continuando la nostra eplorazione lungo il percorso principale si possono incontrare altre tombe minori, l'anfiteatro romano e i resti di altri edifici che testimoniano il contatto dei nabatei con i popoli greco e romano; se hai voglia di fare qualche centinaio di scalini troverai ad aspettarti un altro monumento scolpito nella pietra che ti lascerà a bocca aperta: il Monastero. Il sito archeologico prevede un'infinità di percorsi per essere esplorata in ogni suo angolo ed è talmente esteso che si stima che ci vorrebbe un mese per scoprirlo interamente! Avrai sentito parlare anche di Petra by night, si tratta di un evento che si tiene solo di lunedì, mercoledì e giovedì al costo di JD12 con partenza dal centro visitatori alle 20.30 per percorrere il Siq in un ambiente suggestivo illuminato da candele. Una tappa a Petra di almeno una giornata intera è d'obbligo, il nostro suggerimento è di dedicarci almeno 8 ore!

Mar Morto

Partiamo specificando che nonostante il nome non è un mare, ma un lago ed è famoso per due ragioni principali, la sua salinità letale e la sua posizione sotto il livello del mare. Ci troviamo a -420 m sotto il livello del mare - lungo la strada noterai anche un monumento a segnalarti il punto 0 sul livello del mare, da quel punto potrebbero tapparsi le orecchie come quando vai in montagna, è tutto normale. Le sue acque invece raggiungono una salinità del 30% (considera che il tasso di salinità del mare di solito arriva al 4%), questo implica che non ci sono forme di vita che lo abitano, nemmeno i batteri! Ma sappiamo tutti perché vogliamo andare a fare il bagno qui: è vero che si galleggia nel Mar Morto? Certo che è vero, anzi, devi anche stare attento a non roversciarti e usare gli addominali per stare in equilibrio. Un grande consiglio che vogliamo darti è non depilarti nelle 24 ore prima di farci il bagno: qualsiasi ferita che entra a contatto con l'acqua così salata brucia tantissimo, ascoltaci. Prima di immergerti però, in tutti i punti in cui è accessibile - solitamente è necessario acquistare un ingresso giornaliero in una struttura ricettiva che si affaccia sulle sue sponde - troverai a disposizione i famosi fanghi del Mar Morto per un trattamento di bellezza che ti farà venire la pelle di un bambino, si dice che passati sui capelli facciano miracoli!

Mar Rosso

Solitamente quando si pensa al Mar Rosso l'associazione immediata ci porta in Egitto, ma anche la Giordania è bagnata da queste acque e gode di una barriera corallina che nulla ha da invidiare a quella egiziana: ci troviamo ad Aqaba! Questa antica città di passaggio per le carovane di mercanti che si riparavano nel suo forte ancor'oggi visitabile, si è sviluppata a livello turistico con resort e alberghi per chi vuole esplorare la vita sottomarina di questa zona. Vicino alla riva si può fare snorkelling per ammirare pesci colorati e coralli di ogni forma nel Rainbow Reef North. Immergendosi invece più al largo, verso il Kiwi Reef e la Tala Bay, si possono incontrare razze, tartarughe, polpi e anche simpatici cavallucci marini. Ci sono però due ospiti inusuali adagiati sui fondali pieni di coralli colorati, due relitti. Il relitto di Cedar Pride, ovvero una nave mercantile di 80 metri affondata 30 anni fa, e il relitto di un carro armato antiaereo americano sono oggi la casa di tanti pesciolini dalle mille sfumature. Il modo migliore per raggiungere questi luoghi è quello di affidarsi a scuole di immersione locali e partecipare all'escursioni in barca che organizzano. Per chi, invece, preferisce stare sulla spiaggia, è importante sapere che ci sono due spiagge principali: la spiaggia pubblica e la South Beach. La spiaggia pubblica si trova nel centro della città ed è frequentata per lo più dagli abitanti, per cui non è possibile mettersi in costume da bagno. Con un 5 minuti di taxi però ci si può spostare a South Beach, la spiaggia dei resort e delle strutture alberghiere, dove invece si può godere della spiaggia come siamo abituati in Occidente.

Wadi Rum

Si chiama deserto, ma di dune di sabbia ce ne sono ben poche, solo quelle rosse di Wadi Um Ishrin, che possono raggiungere i 20 metri. Il deserto del Wadi Rum assomiglia di più alle foto che ci arrivano da Marte: 720 chilometri quadrati di pareti di roccia rossa scavate dal vento e dall'acqua nei secoli che hanno formato ampissimi canyon o strette gole tutte da esplorare. Il modo più facile per farlo? Un'escursione in jeep con le guide beduine, che conoscono questo deserto come le loro tasche. Si tratta sia del modo più veloce che di quello più divertente per raggiungere i suoi punti salienti, le attrazioni da non perdere nel Wadi Rum sono sicuramente: gli archi di roccia dell’Umm Fruth e di Burdah da poter scalare con un po' di agilità e attenzione; il tempio nabateo del I o al II secolo d.C. dedicato alla divinità Lat che ospita graffiti dei Thamud e la sorgente di Lawrence, un'oasi nel deserto, una zona di alberi e arbusti che sbuca nel deserto arido grazie alle falde acquifere che scorrono nel sottosuolo. Per completare al meglio quest'esperienza ti consigliamo di passare una notte in uno dei campi tendati gestiti sempre dai beduini, sarà un'occasione per conoscere le loro tradizioni, la loro cucina provando lo zarb, il barbecue cotto sotto la sabbia, e ammirando il cielo stellato o illuminato dalla luna senza inquinamento luminoso. Emozioni indimenticabili sono assicurate! Neanche a drilo, nei nostri viaggi sia la notte nel campo tendanto che l'escursione in jeep sono incluse - siamo seri quando diciamo che sono imperdibili!

Jerash

Prima città nabatea, poi colonia romana del governatorato siriano, la città di Jerash è la testimonianza miglior conservata della presenza romana in Giordania. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce moumenti come il Foro, l'anfiteatro, l'ippodromo e l'Arco di Adriano. Nel Foro (ti suona familiare?) troviamo i resti del Tempio di Zeus, il principale della città, delle terme e la pavimentazione originale del cardo lungo 800 metri. A sud della città invece, l'Arco di Adriano e l'ippodromo ricordano, il primo la visita nel 129-130 a.C dell'omonimo imperatore, mentre il secondo il luogo dove si raccoglievano 15000 spettatori per assistere alle corse con le bighe e alle gare di atletica. Oggigiorno possiamo anche accedere alle stalle e alle sale dove si ritiravano gli altleti nel piano sotterraneo. Per noi che abbiamo Roma e Pompei in casa, sembrerà nulla di nuovo, ma se pensi che ci troviamo in Medio Oriente, è qualcosa di spettacolare. Si tratta della testimonianza della storia di un paese fondato sulla convivenza, contaminazione e collaborazione tra popoli culturalmente e religiosamente diversi tra loro, che ha però generato ricchezze monumentali e archeologiche tutte da scoprire, insieme alle sue uniche meraviglie naturalistiche.