Itinerario - Puglia Trekking: "La Rotta dei Due Mari" dall'Adriatico allo Ionio

Benvenuti nella magica Polignano a Mare.

Trascorriamo la nostra attesa prima della partenza affascinati dal suo centro storico, che si snoda tra tante viuzze circondate da piccole case imbiancate, che terminano in caratteristiche terrazze a strapiombo sul mare.

A Lama Monachile, bandiera Blu e 4 Vele di Legambiente, è obbligatorio tuffarsi e raccogliere un ciottolo che poi lanceremo nello Ionio al nostro arrivo a Taranto.

Ci prepariamo per il nostro meeting di benvenuto dove ci verranno spiegati tutti i dettagli del nostro cammino e ci verrà consegnato il nostro Passaporto.
Siamo così pronti per una prima esplorazione della città e delle sue bellezze. Un drink vista mare, giusto in tempo per la nostra prima cena in terra pugliese.

Si parte risuonando lontane le note di una delle canzoni più note al mondo: “Volare”. Ed è proprio sotto la statua di Domenico Modugno di fronte all’aspra scogliera di Polignano che parte il nostro Cammino, la ROTTA DEI DUE MARI. L’area è fortemente antropizzata e la Rotta prende il via su strade secondarie e carrarecce, tra splendidi orti coltivati, bianche masserie e i classici muretti a secco ormai Patrimonio dell’Unesco.

Il cuore della terra degli ulivi secolari e del mare azzurro custodisce un tesoro, lo spettacolo incantato delle Grotte di Castellana.
La cittadina prende il nome di "Castellana Grotte" in omaggio al meraviglioso mondo sotterraneo scoperto nel 1938 dal Prof. Franco Anelli. 

Ma Castellana non è solo Grotte. La città offre al visitatore, oltre alle fantasmagorie del suo mondo segreto, anche un interessante patrimonio artistico e monumentale. Per chi lo desidera è possibile visitare le bellissime grotte.

Prenderemo la strada in direzione sud che ci permetterà di visitare la Chiesa rettoria, Madonna della Grotta, il Santuario Della Vetrana, il Monastero dell'Immacolata. Passeremo anche dalla Chiesa di San Nicola di Genna. Proseguiremo sempre su strade secondarie e ci fermeremo per la pausa pranzo vicino al ponte dell’acquedotto. Sempre in direzione sud proseguiremo fino a raggiungere la splendida Alberobello, città famosa nel mondo per i suoi trulli, se ne contano più di mille disseminati fra le stradine dei suoi rioni. Rimarrete incantati dal piccolo borgo e gli amanti della fotografia avranno mille spunti per il proprio album dei ricordi. Lasciatevi perdere tra le sue stradine ed approfittate della notte per godere di un’atmosfera magica. Unica precauzione: la magia di Alberobello crea dipendenza! Avete mai dormito in un trullo???

Sembreremo ormai degli esperti di sentieri e percorsi di cammini ma abbiamo ancora tanti km da fare! Partiremo questa volta in direzione nord per raggiungere la piccola chiesa dedicata alla Madonna del Rosario. Dopo qualche chilometro saremo al ponte della Cecca situato ad un'altezza di circa 400 metri sotto il Monte Tondo. Un ponte suggestivo e panoramico dalla quale è possibile ammirare il bellissimo paesaggio, i vigneti del Canale di Pirro, la Selva di Fasano e la natura selvaggia e incontaminata delle vicine colline. Dopo pranzo camminando vicino a campi coltivati raggiungeremo Locorotondo, questo paese che campeggia sul “cucuzzolo” che domina la Valle d'Itria. Il caratteristico borgo antico che si sviluppa circolarmente (da qui il suo particolare nome) è caratterizzato da tante viuzze circondate da schiere di basse case imbiancate a calce. Una chicca di Locorotondo sono le così dette cummèrse, ossia i tetti molto spioventi caratteristici delle case di Locorotondo e fatti con una pietra autoctona. Nel suo incantevole centro storico è possibile visitare la Chiesa Madre di San Giorgio Martire e la più antica Chiesa della Madonna della Greca.  Non possiamo poi lasciarci sfuggire un aperitivo sul “Lungomare” dove potremo godere di una magnifica vista sulla Valle d’Itria.

Dopo aver riposato in una caratteristica quanto unica "cummerse" si riprende la rotta che ci condurrà in uno dei paesi più signorili della Valle D’Itria, Martina Franca. Da lontano svetta la cupola della Basilica di San Martino, in stile Rococò, dal 2002 dichiarata dall’UNESCO “ monumento messaggero di una cultura di Pace”. Vivamente consigliato perdersi attraverso le sue intricate stradine lastricate per poi ritrovarsi per gustare in ogni angolo, ad ogni svolta un’infinità di note, di profumi, di luci che ci lascerà innamorati di questa splendida cittadina. Considerando i km ridotti sarà il giusto riposo per godersi questo angolo di paradiso in tranquillità.

Partenza per la tappa più green della nostra rotta, quella che percorre in lungo ed in largo la Riserva Naturale del Bosco delle Pianelle, terra di gravine, grotte, doline, un ambiente selvaggio, abitato già dal Paleolitico, rifugio di celebri briganti, 15 chilometri di sentieri segnalati e liberamente accessibili per scoprire il paesaggio, la flora e la fauna di una delle ultime grandi selve di Puglia. Godremo delle mille sfumature di colore del bosco e poi lentamente scenderemo verso la nostra meta, nel territorio delle Cento Masserie, Crispiano. Questa sera non possiamo tirarci indietro da festeggiare in una tipica Masseria, ci aspetta una squisita cena pugliese!

Si parte per l’ultima tappa del nostro cammino facendo ancora pochi km immersi nella bassa macchia mediterranea e poi, superata Masseria Belmonte, ecco apparire all’orizzonte il mare. I due seni del Mar Piccolo sono la nostra meta, percorreremo il suo argine costeggiando il rione Tamburi, tragicamente noto per la presenza della grande industria siderurgica, per entrare poi in uno dei luoghi più suggestivi della città: il mercato del pesce. Attraverseremo il Ponte di Pietra, lì dove le acque dei due mari si incontrano, per trovarci sull’isola di Taranto Vecchia che percorreremo in tutta la sua lunghezza. Il Duomo, le Colonne doriche, il Castello Aragonese ed infine il ponte girevole che una volta attraversato ci aprirà le porte alla città spartana. Finalmente siamo a Taranto, ci fermiamo sotto la statua del Marinaio, recuperiamo il ciottolo raccolto a Lama Monachile e siamo pronti per lanciarlo finalmente nel Mar Ionio. Ci meritiamo un grande abbraccio, siamo arrivati alla fine del nostro cammino!

Stamattina sveglia con calma più che meritata!  Abbiamo modo di visitare la città, passeggiare, rilassarci, coccolarsi anche un po’! é il minimo dopo aver affrontato questo cammino. Dopo un viaggio così intenso, il momento dei saluti lascerà tutti con un po’ di amaro in bocca, pensiamo però che avremo modo di rivederci per nuove avventure, magari prima di quello che pensiamo!